Devi affrontare un colloquio di lavoro? Il nostro suggerimento: SII TE STESSO!
Quando affronti un colloquio di lavoro ricordati che è principalmente un momento di incontro, di reciproca conoscenza e valutazione. Il recruiter, o l’headhunter incaricato della ricerca, deve farsi un’idea di quanto la tua persona combaci con le sue aspettative in termini di competenze e di personalità. Il tuo obiettivo dovrebbe invece essere quello di riuscire a comunicare e valorizzare al massimo il tuo Personal Brand, ovvero i tuoi punti di forza ed i tuoi punti di debolezza.
Vogliamo darti qui qualche suggerimento per affrontare al meglio questo incontro.
ARRIVA PREPARATO
Prima di affrontare il colloquio informati bene sull’azienda, sui suoi servizi e prodotti, sul settore in cui opera e suoi valori che promuove.
Prepararsi denota reale interesse e ti permette di individuare quali tue competenze e caratteristiche possano suscitare maggiore interesse.
RICONOSCI I TUOI PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA
Una classica richiesta che viene rivolta al candidato durante i colloqui di lavoro è di elencare i propri punti di forza e di debolezza.
Sii sincero!
Non esagerare: elenca solo due o tre punti in cui sei veramente forte e due o tre tuoi punti di debolezza. Eccedere in liste e dettagli rischierebbe di annoiare il selezionatore o, peggio ancora, rendere poco genuina l’immagine che stai dando di te (non si può essere bravi in tutto!).
Accompagna ciascun aspetto di forza e di debolezza con un’esperienza diretta che possa comprovare quanto stai dichiarando.
Nell’elencare i tuoi punti di forza ricordati di citare almeno una competenza soft che ritieni di aver realmente acquisito. I soft skills sono competenze che caratterizzano figure più manageriali, ma che sempre più vengono ricercate anche nei profili con minore esperienza perché rivelano il potenziale della persona.
Soft Skills sono:
- Orientamento al risultato (achievement) – quello che si è in grado di produrre normalmente nel corso di un esercizio
- Team leadership verticale – la capacità di governare un team di persone gerarchico o funzionale, ma anche di gestire il proprio capo; parecchia gente vede fallire la propria carriera perché non è in grado di capire come relazionarsi con i propri referenti diretti. Ricorda che la relazione con il tuo responsabile è biunivoca (Two-Way-Communication)!
- Team leadership orizzontale (collaboration) – riuscire a gestire rapporti con colleghi in pari grado ma anche con i clienti e con i fornitori
- Visione strategica – la capacità di guardare in avanti e andare lontano. E’ una caratteristica fondamentale per i manager ma valida per tutti: c’è sempre la possibilità di proporre qualcosa di nuovo, guardare oltre, essere innovativo!
- Orientamento al cambiamento (change ability) – l’attenzione e la sensibilità per comprendere le evoluzioni dell’ambiente circostante, quali le alleanze da stringere e cosa non fare. La capacità di creare networking.
Ti verranno sicuramente richieste anche competenze più tecniche (Hard Skills). Nel raccontarle rimarca quelle per cui hai reale passione ed interesse.
Sii sincero anche sui punti di debolezza e racconta le strategie che metti in atto per compensarli. Non ti preoccupare, tutti hanno il proprio “tallone di Achille”! Puoi impegnarti a limitarli, è quasi impossibile però risolverli del tutto. Forse anche inutile! Come Zenger e Folkman raccontano nel loro libro “Il leader straordinario”, è molto meglio lavorare per migliorare ulteriormente i propri punti di forza, piuttosto che tentare di correggere i punti di debolezza. Migliorare un aspetto in cui sei forte, e hai maggiore interesse, è un esercizio che affronti con leggerezza ed agilità, perché riguarda aspetti a te più congeniali. Inoltre se ti sforzi di migliorare qualcosa in cui sei già forte produci un effetto “alone” che finisce per oscurare i punti di debolezza: la percezione che gli altri hanno di te è di una persona ancora più forte ed i tuoi limiti vengono messi in secondo piano.
MOSTRA OBIETTIVI CHIARI
Mostra di avere chiari obiettivi a breve e lungo termine.
Un’altra domanda infatti che comunemente viene posta durante i colloqui è di dichiarare dove ci si immagina a distanza di cinque o dieci anni.
Parla delle tue aspettative di crescita professionale, rapportale alla posizione per cui sostieni il colloquio e descrivi i passi da compiere per raggiungere l’obiettivo.
VALORIZZA GLI ASPETTI PERSONALI
Non trascurare gli aspetti della tua vita personale, gli sport che pratichi, i tuoi interessi e gli hobby a cui dedichi il tuo tempo extralavorativo.
Oltre a contribuire a dare un’immagine più completa della tua persona, consente di creare un engagement con l’interlocutore che può migliorare la natura del colloquio. Per questo motivo se ti viene data la possibilità di iniziare il colloquio parlando un pò di te, ti consigliamo di iniziare dai fatti personali.
RICHIEDI FEEDBACK
Ricordati di chiedere dei feedback a valle dell’incontro: dimostra interesse nel comprendere l’immagine che è stata percepita del tuo Personal Brand, e ti dà modo di ricevere spunti utili per migliorarla.
A noi, in ZeraTech, piace dare sempre dei feedback al candidato a fine colloquio, anche quando non ci vengono richiesti: ci piace che l’incontro lasci spunti di riflessione realmente di valore per la persona.
Allo stesso modo, ci piace anche chiedere dei feedback ai candidati sulla nostra azienda, proprio perché viviamo il colloquio come un momento di reciproco scambio.